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Celeste è nata il primo marzo 1996, e la sua famiglia è composta dal padre Oscar, sua madre Greta, e suo fratello Gabriel (Oltre mare) più grande di lei di 3 anni. La loro madre era morta quando avevano rispettivamente 6 e 3 anni, lasciando il padre da solo con due bambini piccoli, insicuro e impreparato nel suo ruolo, e spezzato dal lutto della persona che più amava della sua vita, ha comunque cercato di fare il suo meglio, anche se molte volte aveva trascurato i suoi due figli, talvolta lasciandoli a casa da soli o dal loro vicino, un anziano signore (signor. Amore) che ha sempre manifestato a lei e a suo fratello molto affetto, e con loro si comportava sempre come se fosse il loro nonno.
Celeste, in qualche modo, ha sempre giustificato gli atteggiamenti del padre, sensibile e comprensiva com’era , accontentandosi di quelle piccole attenzioni che nel corso del tempo hanno anche influenzato il carattere della ragazza, mentre quella testa duro di suo fratello Gabriel, man mano ha iniziato a provare astio nei confronti del padre siccome non aveva mai sopportato il suo andare e venire senza avvisare, scomparire per uno o due giorni per poi ritornare.
Nel frattempo Celeste cresce, i suoi lineamenti maturano e i suoi occhi iniziano a brillare di più, l’azzurro intenso diventa di un colore cielo quando si ritrova a guardare il tramonto, si perde ad osservare quel misto di colori che variano dal giallo all’arancione, dal rosa al blu, ed è proprio in una sera come quelle sul promontorio, che incontra quello che lei chiama sempre “Notte tenebra”, per non rivelare il suo nome. Instaura con lui un rapporto sentimentale, il suo primo fidanzatino, ma la relazione si rivela ben presto tossica. Ma anche lì, nei suoi atteggiamenti possessivi e di imposizione, Celeste trova spesso giustificazioni, lo difende, eppure sa che qualcosa di sbagliato c’è. Ma si accontenta di quel poco amore che lui le riserva, fino a quando non arriverà a capire che è tutto sbagliato, che quello non è amore, ma solo un mucchio di bugie e di cattiverie, quel “sono geloso, tu sei solo mia” all’inizio sembra qualcosa di carino, ma pian piano quelle parole Celeste ha iniziato a non sopportarle più, e a convincersi che ci fosse qualcosa che non andava.
Così dopo vari tira e molla, si lasciarono ufficialmente, lei si trasferisce dall’altra parte della città, mentre Notte tenebra se torna con suo padre in Francia.
Dopo quell’esperienza, Celeste non ha mica rinunciato all’amore, anzi, è sempre speranzosa di trovare quello giusto, persino suo padre ha trovato un’altra donna dopo sua madre, e sembrano che si vogliano davvero tanto bene. Ora vive da sola, a volte le sue giornate le trascorre con la testa fra le nuvole, con in mano sempre una penna e un foglio su cui scrivere poesie e aforismi, a volte invece suo fratello fa irruzione nella sua casa e si mette a sonnecchiare sul divano, a volte suo padre viene con la sua compagna..insomma conduce una vita pressoché normale, e sebbene voglia bene a tutte le persone che la circondano, nel suo cuore c’è sempre un posto speciale per il signor. Amore, scomparso ormai da tempo, e il fatto che non potrà più vederlo passare la strada per piantare i semi di giglio, margherite e tulipani, è quasi insopportabile ma sa che lui la guarda da lassù, che è fiero di lei e può sentire la sua voce…
“Mia piccola Celeste…mia piccola Celeste cielo.”