- ironman -
Tony Stark
Genius, billionaire, playboy ,philanthropist
Anthony Edward Stark è il figlio di Howard Stark e Maria Carbonell Collins. Genio sin dall’infanzia, Tony ha sempre dimostrato grandi capacità. A quattro anni costruisce il suo primo circuito elettrico, a sei, il suo primo motore. A diciassette anni si laurea summa con laude al MIT, esperto in ingegneria meccanica ed armamenti. I suoi genitori trovarono la morte il 16.12.1991, anno tragico per il giovane figlio del famoso Stark. Dopo tre anni, in cui Tony si distacca completamente dalla vita legata all’azienda di famiglia per concedersi piaceri e lussi, torna a casa ed eredita la ricca azienda di famiglia. Anni dopo, dopo esser diventato famoso in tutto il mondo per la sua costruzione di armi, durante una visita in Vietnam per verificare la possibilità di aiutare l’esercito statunitense con le proprie tecnologie, Stark rimane coinvolto in una esplosione che gli conficca una scheggia nel petto. Catturato da un signore della guerra vietnamita, il quale cercherà di costringerlo a costruire armi per lui, viene aiutato da un compagno di prigionia, Ho Yinsen a costruire prima una piastra magnetica che, applicata al petto, impedisca alla scheggia di conficcarglisi nel cuore, il reattore arc.
Prove that Tony Stark has a heart:
« Oggi non sarei vivo, se non fosse per un motivo. », fa finta, pretende di credere che questo motivo sia un’altra possibilità che la vita gli ha donato, che sia stato un dono di Dio, ma sa benissimo quale è verità. Se lui è ancora vivo lo deve a Yinsen, alla pazienza di quell’uomo che lo ha curato e aiutato, e che si è sacrificato per permettergli di continuare a vivere. « Io non sono pazzo, Pepper, finalmente ora sa che cosa devo fare, e so nel mio cuore che è giusto. » un cuore — perché lui l’ha mai avuto un cuore? Molto spesso si è trovato a domandarselo, a domandarsi se davvero tutto ciò che pensano di lui, che dicono di lui, non sia un peso per la sua coscienza. Dopotutto Tony è solo un uomo, e come tale anche lui prova sentimenti quali la tristezza, la delusione e il dolore. In questo momento le prova tutte e tre. Tristezza perché credeva / davvero / di fare del bene e non si è mai reso conto di quanto sia stato egoista in tutti questi anni, e questo fa / male /. Delusione perché per l’ennesima volta ha capito quanto sia stupido affezionarsi e dare fiducia a qualcuno, se quel qualcuno finisce con il strapparti il cuore dal petto e calpestarlo come se fosse di cartapesta. Perché infondo è questo che pensano tutti, giusto? Che lui sia fatto di cartapesta —. Che sia quasi .. irraggiungibile, che sia impossibile per uno Stark provare emozioni da essere umano.
Dolore perché ha visto un amico morire davanti ai suoi, un amico che si è sacrificato per permettergli di vivere ancora, e lui non può deluderlo, non può vanificare il suo sforzo — non può. Gli ha giurato che non avrebbe più sprecato la sua vita, e deve farlo, per lui, ma sopratutto per sè stesso.
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You are not the mistakes you’ve made
Il discorso relativo ai sentimenti e alle emozioni, è complicato, perché in fondo quando ti ricopri completamente di metallo e passi gran parte del tuo tempo "nascosto" dentro una armatura indistruttibile è perché, da un punto di vista anche metaforico, non vuoi che emergano ed escano fuori, e infatti Tony Stark è soprattutto un tipo geniale ma sbruffone, irresistibile e odioso al tempo stesso, il più classico dei miliardari che hanno tutto quello che desidereresti. Qualcosa cambia però anche per Tony e cambia proprio quando è costretto a confrontarsi con gli altri supereroi, quando non deve più affrontare nemici e pericoli da solo ma insieme agli altri Avengers. Sbruffone lo è sempre e non viene sempre ben visto dagli altri membri della squadra: d’altronde uno scienziato che cerca di vivere isolato dal mondo, un ex (super)soldato rimasto congelato per 70 anni e un Dio proveniente da un altro pianeta cosa potrebbero mai avere a che fare con un "genio, miliardario, playboy, filantropo"? Eppure quando Phil Coulson "muore", proprio lui, proprio colui che qualche ora prima l’aveva preso in giro sembra il più scosso: il motivo è semplice, Tony Stark non è un soldato, non è abituato a lavorare insieme agli altri e veder morire dei compagni, non ha mai nemmeno veramente considerato i rischi che un supereroe corre e fa correre a quelli vicini a lui.
Chi è Anthony Edward Stark? Tony aveva fatto raramente riferimento al suo passato, se non per porre paragoni negativi con il presente. Spesso, però, l’uomo parlava nel sonno, forse preda di incubi o sogni sulla sua vita trascorsa.
Poco faceva sapere dell’infanzia della sua infanzia. Forse Tony si comportava così egocentricamente, non per dimostrare le sue abilità alla popolazione, ma per farlo a se stesso e a suo padre, morto ormai da anni. Il giovane Stark non accennava quasi mai al grande Howard Stark, colui che contribuì a rendere il gracile Steve Rogers il forte Capitan America. Infondo non si sapeva molto del rapporto che correva fra padre e figlio, Tony aveva solo detto solamente che tra di loro non correva buon sangue, lo aveva descritto come un uomo dedito solo al suo lavoro, che non aveva tempo per il suo unico figlio che, a quanto aveva visto da Tony, lo ammirava moltissimo.
“«Non ho mai detto addio a mio padre…» una frase, quella frase, Tony Stark l’aveva pronunciata durante un’intervista, e bastava per capire, almeno in parte, quanto il brillante uomo d’affari soffrisse delle mancanze affettive del padre, affetto poi, che non aveva ricevuto, nè un ti voglio bene, né un abbraccio. Non molti lo sanno, ma tuttora, nonostante non si definisse un nostalgico, ne soffre.
I am an Avenger
«Non mi fido di chi non ha un lato oscuro.»
scarletwitch graphic. |29 gennaio 2018.|
first ironman on rolenet. |
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