Persephone è una ragazza molto solitaria e con un grande sogno nel cassetto: diventare una stilista di alto livello. Non ha sicuramente un carattere facile ma per conoscerla bisognerà scavare fino infondo nel scoprire cos’è successo nel suo passato lontano.
FIGLIA ADOTTIVA DI ODINO E SORELLASTRA DI LOKI
Amo tutto e non amo niente
JE T’AIME
Περσεφόνη Persephónē
Persephone era una donna molto determinata. Non ha mai avuto occasione di piegarsi.
Persephone, colta da quella bellezza che le avevano donato e cosi dolce, porta con sé un passato terribilmente amaro, che non ha una fine di felicità. Ha solo orgoglio e rimpianto.
«Non sei come le altre. Sai essere migliori di tutte.»
Bene. Queste parole, gliele ripeteva di continuo sua madre, volendo prepararla a quel mondo cosi scontroso e severo.
Persephone era nata da un’amore non corrisposto.
Era stata sempre accanto alla madre, immobile, eseguendo ogni suo ordine.
Aveva dovuto frequentare una scuola imparando un mestiere che odiò fin da piccola, per poi uscire con un diploma che disprezzò. Cosi con coraggio si rimboccò le maniche e iniziò a solo diciotto anni a lavorare come barista in uno Club della Noches.
Con quelle poche mance che si beccò si prestò a comprare il suo primo appartamento.
Andando ad abitare da sola.
Tuttavia, fino all’età di ventisei anni aveva vissuto con ansia e armonia assieme, avendo avuto a che fare con la sua prima relazione, ma ben presto avrebbe scoperto che era molto tossica. Lui l’aveva picchiata da ubriaco.
Questo scatenò nella rossa ancor di più rabbia, rafforzando di più il suo carattere, diventando una donna che, dopo averla fatta soffrire, si chiuse in sé stessa.
Con lei bisogna avere tanta pazienza e tanta consapevolezza di avere a che fare con una donna molto fragile ma allo stesso tempo molto determinata.
All’inizio può sembrare nociva e cattiva ma alla fine sarà la ragazza più dolce del mondo.
Persefone era figlia di Demetra e Zeus, o, secondo un’altra leggenda, di Zeus e della dea omonima del fiume infernale Stige. Venne rapita da Ade, dio dell’oltretomba (la tradizione associa diverse località al rapimento: Eleusi, Ermione, Feneo, Cnosso, Hipponion (Vibo Valentia), Enna e Siracusa. Mentre raccoglieva dei fiori nella piana di Nysa insieme alle sue compagne, figlie di Oceano, dal prato fiorito spuntò un narciso di straordinaria bellezza. Persefone, immersa in un sacro stupore (θαμβήσας), protese le mani per raccogliere il meraviglioso fiore. Dalla base del narciso si aprì una voragine da cui emerse il re dei morti, Ade, che la portò via negli inferi per sposarla, ancora fanciulla, contro la sua volontà. Una volta negli inferi le venne offerta della frutta: ella mangiò senza appetito solo sei arili di melagrana. Ignorava però che chi mangia i frutti degli inferi è costretto a rimanervi per l’eternità.
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