Ophelia Lyanna Woods
Nata il: 28/08/1992
Bacchetta: legno di Quercia Rossa, piuma di fenice, 10 pollici e 3/4, lievemente flessibile
Patronus: cavalla grigia screziata
Ex studentessa di Serpecorno, sono una giovane Storica delle Arti Magiche; esploro il mondo alla ricerca di manufatti, sculture e dipinti che nascondono tracce di magia. Nel mio ultimo viaggio in Europa ho infatti scoperto che anche le opere d’arte che i No-Mag hanno chiuso nei musei sono in realtà dotate di una componente magica.
Il mio compito è scoprire quale. E perché.
Ho fondato il M.A.M.A., il Museo delle Arti Magiche d’America, in cui conservo i reperti della Storia della Magia e delle Arti Magiche con lo scopo di diffonderne la conoscenza.
Timida e riservata, finché non apro le porte del mio Museo.
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Ero una studentessa del secondo anno quando scoprii che il libro di Incantesimi appartenuto a mia nonna nascondeva una magia che non necessitava di bacchette.
Stavo disperatamente cercando il paragrafo giusto; sfogliavo in fretta le pagine senza realmente aprire il volume che tenevo tra le mani. Fu così, per puro caso, che inclinai tutte le pagine nella stessa direzione e vidi formarsi sotto ai miei occhi l’immagine di una città in equilibrio sull’acqua.
Era dipinta. Ed era dipinta ad un millimetro dal bordo delle pagine, ma questo non lo sapevo ancora.
Trascorsi invano i mesi seguenti a cercare il modo di rivedere quell’immagine.
Poi capii: non era il caldo, non era il freddo, non era la fretta, non era la luce a rivelare il profilo dell’antica città. Era l’inclinazione.
Quando tutte le pagine si trovavano nella stessa, precisa, inclinazione - non un po’ di più, non un po’ di meno - allora si manifestava la magia.
Dieci anni dopo, Il libro di Incantesimi di mia nonna sul quale ogni tanto riuscivo a far comparire il profilo di Venezia - un’antica città europea in cui lei, Ida Greenhouse, aveva vissuto - divenne il primo oggetto dei miei studi, nonché il primo Bene ad essere inserito nel catalogo del Museo. |
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