::: Background ::::
-Stringeva fra le braccia una bimba appena uscita dal suo ventre materno,una minuscola creatura destinata a essere polvere prima ancora di aver capito perché avesse visto la luce del mondo.
La strada era illuminata dalle fioche lanterne,odori nauseabondi su marciapiedi sudici.A pochi passi il suono di una campana e la voce sgradevole di un uomo curvato.
"Pentitevi o morirete!L’apocalisse è vicina e solo Dio può salvarvi!"
-Si erano fissati negli occhi,per un lungo istante;e in quel preciso istante lei aveva rivisto le dita ruvide che si accanivano prima sul padre e subito dopo sulla di sua madre,le stesse che si erano serrate intorno alla lama che aveva definitivamente distrutto la sua famiglia,infierendo senza pietà in ultimo sul corpo del suo amato Gabriel,sacrificatosi facendole da scudo per permetterle la fuga e una possibilità di salvezza.
Lo aveva riconosciuto.Lo scintillio perverso che gli attraversava gli occhi era lo stesso.
Era li per lei,per completare quello che era rimasto in sospeso.Avebbe cancellato gli ultimi eredi della sua Casata.
Lottò con tutte le forze che le erano rimaste dopo quel parto prematuro.Scalciò,graffiò,urlò chiedendo aiuto,cercando di proteggere da quella cieca furia,la sua piccola creatura.
La sua unica ragione di vita.
Invano.....
-Oltre la strada sull’angolo del marciapiede opposto,una figura finemente vestita,dall’insolita corporatura nascosta dietro un mantello di pregiato velluto blu sibilò:"Maledetto pazzo!!!!"
-L’uomo curvo si era liberato del travestimento e la sua mano reggeva per il collo il cadavere della bambina appena sgozzata strappata alle braccia disperate della madre,riversata ora inerme sull’asfalto.
-Quell’orrore fu troppo da sopportare per lei.
La vista sbiadì fino a confondere tutti i contorni circostanti e svenne.
-L’aveva presa tra le braccia, staccandola dal suolo fangoso intriso di sangue.Sapeva gestire con autocrazia la vista che scatenava la sete.Respirava debolmente,il petto squarciato,sarebbe spirata a breve.
Mossò da un barlume di pietà,residuo lontano della precedente vita mortale,decise in quel preciso istante di farne figlia, contravvenendo a una delle regole cardine della Setta a cui era votato.
In punto di morte la finì in fretta e in fretta le diede il suo sangue.Ne attese il trapasso mortale e con un bacio sulla fronte suggellò la nascita della sua creatura,diventando per l’ultima volta Padre.
-L’aveva salvata e creata,per lei era Padre e Dio,il suo Sire,il suo Mentore.
Trascorse i primi anni con lui al suo fianco per capire cosa poteva o non poteva fare,come doveva o non doveva muoversi durante le notti di caccia che si sarebbero susseguite da quel momento sino all’Eternità.Lui la istruì alla cultura,alle buone maniere,alle Tradizioni degli antichi,sulle Sette e sui Clan.Infinite cose da imparare,leggi,vicende storiche a cui lei era disinteressata e di cui si stancò molto presto.In quella nuova vita,aveva smesso di essere la povera vittima in balia della volontà altrui.Aveva un solo unico scopo: la VENDETTA.
Sfregò le mani affusolate mentre la scintilla d’indipendenza,iniziava a brillare nei suoi occhi...
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:::Carattere:::
Astuta e ambiziosa,ostinata e arrogante,ama più di ogni cosa la sua libertà e non ammette che qualcuno possa solo pensare di poterle mettere un collare per renderla un animale ammaestrato in gabbia.
Disinteressata a ciò che la circonda se non è di suo gradimento,è raramente disposta a collaborare con gli altri,solo esclusivamente nel caso in cui ne abbia estremo bisogno.
Determinata a raggiungere i suoi obiettivi,non ha scrupoli a schiacciare le volontà di qualcun altro per ottenere quello che più desidera.
Non si preoccupa di seguire leggi stabilite dai Clan che ostacolano le sue azioni,né di che cosa sia giusto o sbagliato,per lei esistono solamente l’obiettivo ed i metodi per raggiungerlo.
Detesta il contatto fisico con fratelli della Camarilla e l’unico essere a cui è sempre permesso toccarla è il suo Sire.
Odia i ferventi cristiani e adora farne prede di caccia.
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