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Rimasto orfano, vissi con mia sorella fino all’età di dodici anni in un orfanotrofio dell’America, precisamente in quello della città di Salem.
Insieme alla mia gemella Jane, mi trasferii nella terra dei Volturi, catturando l’attenzione di Aro; tuttavia Aro decise di aspettare almeno un paio d’anni prima di trasformare me e mia sorella in vampiri, in modo da permetterci di raggiungere l’età adulta. Ritornati a Salem, dove vi era la caccia alle streghe, Jane venne accusata di stregoneria, in quanto manifestava già da umana il suo talento, e venne mandata al rogo. Avrei voluto poterla salvare, ma non riuscivo a fuggire da quel maledetto orfanotrofio, e quando la mia amata sorella stava per soffocare, Aro la salvò, poi passò a prendere me. Gli fui immensamente riconoscente e promisi di estinguere il mio debito diventando una delle loro migliori guardie.
Con il passare degli anni, io e Jane perfezionammo i nostri poteri, diventammo invincibili. Non saprei dire se il mio "dono" fosse più potente di quello di mia sorella, ma era decisamente l’opposto. Lei riusciva a infliggere (o almeno, a farlo credere) un dolore intenso, simile a quello che provava a contatto delle fiamme, un dolore acuto che fa bruciare dentro; Il mio dono riusciva ad anestetizzare tutti i sensi del malcapitato, privandolo completamente della percezione della materia intorno a sè. Si manifestava sotto la forma di una fitta nebbia scura, che con molta pratica riesco a padroneggiare. Da umano non sapevo che provenisse da me, mi resi conto di ciò quando sapevo di Jane in pericolo: la mia nebbia aveva raggiunto la piazza dove si svolgeva l’esecuzione. |
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