My life.
"
«Adesso ti tolgo le bende,va bene?»
Rhage annuì e lei staccò con molta cautela il cerotto dalla pelle. Poi sollevò le garze imbottite.Rabbrividì, sentendo in bocca l’amaro sapore della bile.
Lo avevano flagellato. Era l’unica spiegazione possibile per quei segni.
"Oh... Rhage" Le lacrime le annebbiavano la vista,ma le trattenne. "Adesso ti cambio le fasciature. La pelle è ancora troppo... delicata per poterti lavare. Per caso hai..."
"In bagno. Nell’armadio a parete a destra dello specchio."
In piedi davanti all’armadio, Mary rimase sconcertata dalla scorta di medicinali, e non solo, che Rhage teneva a portata di mano. Kit chirurgic, gesso per fatture, bende di ogni tipo, cerotti. [...]
Quando appiattì bene le bende nell’angolo inferiore sinistro, Rhage trasalì. "Ti ho fatto male?"
"Buffa come domanda"
"Scusa?"
Lui aprì gli occhi di scatto, lo sguardo duro. "Non te ne rendi conto, vero?"
Chiaramente no. "Di cosa hai bisogno Rhage?"
"Ho bisogno che mi parli"
"Okay, okay, prima però lasciami finire qui"Un attimo dopo aprì il libro. Lui imprecò.
Confusa, lei gli prese la mano. "Non capisco cosa vuoi"
"Non è poi così difficile da immaginare" La voce flebile, ma carica di indiganzione. "Cristo, Mary, almeno per una volta potresti evitare di tagliarmi fuori?" [...]
Rhage cercò di rotolare su un fianco e si svegliò con un gemito."Mary?"
"Sono qui" rispose lei prendendogli la mano tra le sue."Che cosa c’è?" Mentre la guardava i suoi occhi verde-azzurro erano più vigili di quanto fossero mai stati.
"Per favore, Mary. Almeno per una volta dimmi a cosa stai pensando."
Lei esitò. "Perchè non mi hai lasciata andare? Tutto questo...non sarebbe successo"
"Non c’è niente che non sarei disposto a sopportare per la tua salvezza, per la tua vita"
Lei scosse la testa. "Non capisco come puoi provare dei sentimenti tanto forti per me"