Va bene. Allora non dispiace neanche a me. Non mi dispiace di averti incontrato. E neanche che l’averti conosciuto mi abbia fatto mettere in dubbio ogni cosa e che nel mio stato di morte, tu sia quello che mi fa sentire più VIVA.
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Elena
brancolò fra i ricordi, poi cedette.
«Non ricordo perché. Ma l’abbiamo
imbrogliata». Gli rivolse un caldo
sorriso, con aria complice.
«Oh, "noi" l’abbiamo imbrogliata,
davvero?»
«Sì. Tu le hai sottratto il diario.
L’hai fatto per me». Le dita della
mano libera s’insinuarono sotto la
giacca di Damon in cerca della
copertina dura del libricino. «Perché
tu mi ami», aggiunse, trovando quel
che cercava e sfregando leggermente
le dita sulla superficie squadrata.
«Mi ami, vero?»
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Elena Gilbert Petrova’s Fire
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