Moglie di Odino e Madre di Loki e Thor
Suocera di Jasmine
Signora degli Dei
Ha saputo apprezzare l’unione che c’è tra Loki e Jasmine divenendo per lei anche una buona e fidata amica
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Frigg è dotata del dono della chiaroveggenza ed è a conoscenza di alcuni dettagli del presente e del futuro che sfuggono persino al marito. Frigg ricopre un ruolo principale nella 49ª sezione dell’Edda in Prosa, nel libro del Gylfaginning scritto da Snorri Sturluson, dove possiamo trovare una versione della morte di Baldr. Si racconta che Baldr fece molti sogni sulla propria morte, e siccome era molto amato fra gli Æsir, dopo che lui ebbe raccontato loro i propri sogni, gli Asi si radunarono assieme per discutere su come avrebbero potuto salvargli la vita. Frigg, sua madre, spinse tutti gli oggetti del creato (includendo malattie, veleni, elementi, animali, piante) a giurare di non nuocere mai alla vita del figlio, trascurando però una piccola pianticella di vischio. Dopo che Frigg ottenne il giuramento da tutti gli oggetti del creato di non nuocere al figlio, gli Asi decisero di mettere alla prova l’invincibilità di Baldr, per gioco. Gli Asi dovevano colpire Baldr con ogni tipo di oggetto, lanciandoglielo contro e notarono che effettivamente niente poteva ferirlo.
Loki frustrato ed infastidito dall’invulnerabilità del dio tanto amato, si trasformò in un’ancella e fece visita a Frigg nelle sue sale in Fensalir. Qui, Frigg, chiese all’ancella se sapesse cosa fosse successo e la donna disse che gli Asi stavano colpendo Baldr con qualsiasi oggetto dannoso senza però fargli nulla. Frigg rispose che niente poteva ferire Baldr, perché lei stessa aveva chiesto a tutto il creato di non nuocergli. L’ancella chiese allora se Frigg avesse fatto giurare proprio a tutti gli oggetti, e Frigg rivelò che:
"C’è una piccola pianta in un angolo di bosco, ad ovest del Valhalla. È chiamata vischio, e mi è sembrata troppo giovane perché potessi chiederle quel giuramento."
Dopo la rivelazione di Frigg, l’ancella scomparve immediatamente. Loki, quindi, si recò nel bosco dove per trovare il vischio e ne strappò un ramoscello, tornando poi da tutti gli altri Æsir.
Qui, il dio cieco Höðr, era stato lasciato in disparte, proprio perché non vedente, e Loki gli offrì il proprio aiuto per cercare qualcosa con cui colpire Baldr. Höðr prese il ramoscello di vischio dalle mani di Loki, seguì le sue indicazioni, e colpì Baldr. Il vischio colpì il dio al petto, ed egli cadde al suolo, morto. Senza parole, devastati dal dolore, gli dei non riuscirono a reagire in alcun modo a tale evento. Dopo che si furono ripresi dallo shock della morte di Baldr, Frigg chiese agli Asi chi, fra loro, volesse “ottenere tutto il suo amore e la sua grazia” viaggiando verso il regno di Hel, il regno delle anime. Chi si fosse fatto avanti, avrebbe offerto alla regina Hel un riscatto, in cambio dell’anima di Baldr, e del suo ritorno ad Asgard. Hermóðr accettò, e si mosse in sella a Sleipnir verso Hel.
Mentre Hermóðr cavalcava verso Hel, Frigg si occupava della cerimonia di cremazione assieme a Odino, Hugin e Munin, le Valchirie. Con loro c’erano numerosi altri dèi, e ci fu un grande funerale per Baldr. Dopo un lungo viaggio Hermóðr giunto in Hel, si incontrò con la regina Hel e pregò per il ritorno di Baldr a sua madre Frigg. Hel impose un’unica condizione al ritorno di Baldr: tutto il creato doveva essere d’accordo. Nanna, la moglie di Baldr (il cui cuore scoppiava di dolore nel vedere il marito in cima alla pila funeraria), diede ad Hermóðr dei doni per il suo ritorno in Asgard, con "molti altri doni". Solo due di questi sono menzionati: un bianco vestito di lino per Frigg, ed un anello d’oro per Fulla.
Gli Asi mandarono messaggi a tutto il creato, quindi, per assicurarsi il ritorno di Baldr promesso da Hell. Tutto il creato era d’accordo, eccezion fatta che per una gigantessa chiamata Þǫkk. Snorri scrive che “la gente crede che la gigantessa fosse in realtà Loki”. In seguito, nelle sezioni 50 e 51 si scrive che si verificarono una serie di eventi quando gli dèi si vendicarono di Loki punendolo per il suo affronto e per aver provocato la morte di Baldr, favorendo così l’insorgere del Ragnarǫk. Nonostante il dono della chiaroveggenza, quindi, la dea aspetta fino al banchetto di Barley descritto nel Lokasenna per smascherare il dio Loki.
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