Ambient fantasy
Jaraya Yasin è una strega, una vile servitrice di un demone con cui ha stretto un patto per acquisire magia e potere, bellezza e piacere. Era una semplice mezzosangue, un’ibrida tra un’elfa e un conquistatore del sud imperiale che l’ha concepita con lo stupro della madre. Dopo la nascita della bambina, splendida, nonostante il pessimo trascorso, la madre ha dovuto abbandonarla per tener fede alla propria purezza dinastica.
E’ cresciuta figlia di una contadina rude e brutta, che ha sempre mostrato un po’ di tenerezza, almeno fino a quando la ragazza, crescendo, non ha iniziato a mostrare oltre ad una elegante bellezza, un carattere determinato e poco incline al volersi accontentare. La madre adottiva, col cuore affranto, fece in modo di farla arrivare nella grande città, dove lei avrebbe potuto avere un’istruzione e un futuro diverso.
Non aveva molto denaro, se non quello che la madre adottiva le aveva dato in dono: dovette stringere la cinghia, vivere di espedienti, di piccoli furti per permettersi quella vita a scuola, diventando presto una studentessa adorata dai propri professori. Tuttavia, verso la maturità, ha iniziato a sviluppare poteri innati, vera e propria stregoneria, che comunque non riusciva ad indirizzare in alcun modo, né a controllare, soprattutto in condizioni di stress emotivo.
Un giorno, tornata nel villaggio dov’era cresciuta, con denaro e tanti bei sogni, per trovare la sua madre, ma trovò morta, e sola, abbandonata da giorni col cranio a pezzi. La rabbia fu così tanta che la sua magia richiamò un demonio, il suo demonio, che la spinse ad esser sua, facendo un patto: l’anima di Jaraya in cambio del potere necessario per trovare l’assassino di sua madre.
Grazie al potere del demone riuscì a utilizzare delle divinazioni, scoprendo che l’assassino altri non era che il figlio del capo villaggio, assieme a dei suoi amici, che ubriachi e alterati da funghi psicotropi, hanno aggredito alcuni abitanti indifesi. La ragazza decise di avvelenarli, ma si vendicò in maniera atroce con figlio del capo villaggio: iniziò col sedurlo, fino a portarlo a letto: ci volle molto poco, ma a quel punto, drogandolo con una sostanza che l’avrebbe lasciato cosciente ma paralizzato, iniziò a mutilarlo lentamente, cauterizzando con delle fiamme magiche. Il giovane venne fatto a pezzi e i suoi resti usati per concimare il bosco.
La strega sentiva di dipendere sempre di più dal demone, tanto che iniziarono ad avere un rapporto strano, osceno, che non aveva nulla a che vedere con un matrimonio.
Ella appariva, così, la donna di delizia, il forte e delicato strumento di piacere, l’animale voluttuario e magnifico destinato a illustrare una mensa, a rallegrare un letto, a suscitare le fantasie ambigue d’una lussuria estetica. Ella così appariva nello splendore massimo della sua animalità: lieta, irrequieta, pieghevole, morbida, crudele.
Ambient urban fantasy
Jaraya Yasin è un perfetto esempio di giovane donna in carriera: nonostante sembri sulla ventina, ha una spiccata capacità di relazionarsi con gli altri e un carattere forte e determinato. Adora gli abiti alla moda e in pubblico tende ad essere piuttosto raffinata: lavora come segretaria per un uomo estremamente importante, anche se alcuni la additano anche come l’amante. L’uomo in sé, decisamente più grande, brutto, dalla mole massiccia, è il demone con cui ha stretto il proprio patto e oltre a far da segretaria è una strega e faccendiera al suo servizio. Voci di corridoio dicono che abbia una relazione con lui, dato che spesso sono assieme, altri dicono che la ragazza sia solamente un’arrivista: di certo ha talento, fascino ed eleganza, avendo lineamenti esotici, ma non troppo marcati, avendo origine in parte mediorientale.
Di tanto in tanto parla dei propri parenti, ma in realtà li ha persi quando era piccola a causa di un conflitto armato. Cresciuta con tanto livore in corpo, ha usato il suo innato talento per richiamare un demonio, per divenire sua serva e liberarsi dalla vergogna e da una vita da ultima, divenendone la schiava.
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OFF-ZONE
• Player e PG sono persone davvero tanto distinte (c’è bisogno di dirlo?)
• Gioco soprattutto in differita, terza persona singolare, presente
• Si richiede almeno la capacità di distinguere ON e OFF
• PP e metaplayer non sono ben accetti
• Il demone NON è giocabile, ma resta un PNG
• Ho il blocco facile |
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| Ella appariva, così, la donna di delizia, il forte e delicato strumento di piacere, l`animale voluttuario e magnifico destinato a illustrare una mensa, a rallegrare un letto, a suscitare le fantasie ambigue d`una lussuria estetica. Ella così appariva nello splendore massimo della sua animalità: lieta, irrequieta, pieghevole, morbida, crudele |
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